Olio su tela, cm 116 x 83
Questa delicata rappresentazione
delle confidenze di Amore con
la propria madre, la Bellezza, è
espressa fluidamente da Ercole Procaccini che abbandona per questo dipinto
le tensioni volumetriche
ereditate dai modelli familiari di Giulio Cesare e Camillo per creare una composizione
morbida e rotonda, in cui la luce si posa lievemente sulle figure.
Tradizionalmente ascritta a Giuseppe Nuvolone (Milano 1619-1703?), l’opera è stata recentemente
attribuita dal professor Mauro Natale a Ercole Procaccini il Giovane.
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