ALIGHIERI, DANTE. Comedia. [al colophon:] E’ impresso in Vinegia per Petro Cremonese dito Veronese: Adi. xviii. di nove[m]brio.M.cccc.Lxxxxi. [Venezia, Piero de Plasiis, 18 novembre 1491].
In-folio (306x210 mm), legatura settecentesca in mezza pelle con angoli su carta colorata, dorso a cinque nervi con titoli e fregi incisi in oro (leggere mende ai margini dei piatti e su un fregio del dorso), cc. (14), 315, (3). Rispetto a GW, 7970 la segnatura AA con la Tabula è legata, in questo esemplare, tra la segnatura a e la segnatura B.
CENTO PREGEVOLI XILOGRAFIE NEL TESTO, ATTRIBUITE AD ANDREA MANTEGNA.
RARA E RICERCATA edizione della Comedia con il fortunatissimo commento di Cristoforo Landino, apparso per la prima volta nell’edizione fiorentina impressa da Niccolò di Lorenzo nel 1481 e poi altre quindici volte nel corso del Quattrocento, da solo o con il testo di Dante. Nel Cinquecento conobbe otto edizioni, tre delle quali insieme al commento di Alessandro Vellutello.
Accurati restauri alla prima carta, con integrazione di alcune linee di testo; un altro restauro agli angoli delle ultime cinque carte, con fastidio a poche lettere (manoscritte); trascurabile foro singolo di tarlo al margine inferiore dell’ultima parte del volume.
PROVENIENZA: Glosse coeve manoscritte al margine di alcune carte.
BIBLIOGRAFIA: MAMBELLI, Gli Annali delle edizioni dantesche, 14: «[…] L’edizione è assai ricercata per le 100 incisioni in legno, il cui disegno è attribuito al Mantegna […]». HCR, 5950; IGI, 364; Goff, D-33; BMC, V 270; GW, 7970; Proctor, 4482; BSB-Ink, D-10; Pellechet, 4118; Arnoult, 505; Buffévent, 170; Jammes, D-1; Lefèvre, 154; Zehnacker, 756; Polain (B), 1225; IBE, 286; IJL2, 147; Essling, 532; Sander, 2314; Walsh, 1777; Oates, 1794 e 1795; Sheppard, 3615 e 3616.
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