LIBRO D’ORE ALL’USO DI ROMA. [Manoscritto miniato su pergamena, in Latino. Rouen, circa 1500].
In-8° (170x125 mm, giustificazione 104 x 68 mm), legatura ottocentesca in velluto rosso, ganci d’argento al margine anteriore dei piatti (fermagli mancanti, lievi mende alle cerniere e macchie d’inchiostro al piatto anteriore), tagli dorati, cc. (110). Scrittura gotica bastarda, 22 linee in inchiostro seppia e rigatura rosa.
QUATTORDICI MINIATURE A PIENA PAGINA INSERITE IN UNA RICCA CORNICE ARCHITETTONICA IN CAMAÏEU D’OR; UNA MINIATURA PICCOLA NEL TESTO.
AL MARGINE ESTERNO DI OGNI PAGINA BORDURE IN ORO LIQUIDO, DECORATE CON FIORI, FRUTTI E ACANTO; FILETTI DORATI SU TRE LATI CHE SI ESTENDONO A RIQUADRARE IL TESTO.
CAPILETTERA SU DUE LINEE CON LETTERE IN GIRARI FOLIATI ROSA SU SFONDO D’ORO.
CENTINAIA DI INIZIALI IN ORO LIQUIDO SU SFONDO ROSSO O BLU ARRICCHITE DA DECORAZIONI IN ORO E FINE LINEA NELLO STESSO STILE.
LETTERE MAIUSCOLE LUNGO IL TESTO EVIDENZIATE IN COLORE GIALLO.
TESTO: Calendario, cc. 1-6v; Letture dai Vangeli e Passione secondo San Giovanni, cc. 7-16v; Ufficio della Vergine all’uso di Roma inframmezzato dall’Ufficio della Croce e dall’Ufficio dello Spirito Santo, cc. 17-58v; mattutino c.17, lodi c. 27v, prima c. 36, terza c. 39, sesta c. 41v, nona c. 44, vesperi c. 46v, compieta c. 51; Salmi Penitenziali e Litanie, cc. 59-70v; Ufficio dei Morti uso di Roma, cc. 71-94; preghiere alla Santissima Trinità, al Sacro Volto di Gesù, alla Vergine, Obsecro te, O Intemerata e Stabat mater dolorosa, ai Santi Michele, Giovani Battista, Giovani Evangelista, Pietro e Paolo, Giacomo, agli apostoli, Stefano, Lorenzo, Cristoforo, Sebastiano, ai Santi martiri, Nicola, Antonio, Romano, Anna, Maria Maddalena, Caterina, Margherita, Barbara, Apollonia, a tutti i Santi, per la pace e per i defunti, cc. 94v-110.
MINIATURE A PIENA PAGINA: San Giovanni Evangelista c.7; Passione nell’Orto degli Ulivi, miniatura nel testo, c.10v; Annunciazione c.17; Visitazione di Maria ad Elisabetta c.27v; Crocifissione f.34; Pentecoste f.35; Natività f.36; Annunciazione ai pastori, c.39; Adorazione dei Magi f.41v; Presentazione di Gesù al Tempio, c.44; Fuga in Egitto, c.46v; Incoronazione della Vergine, c.51; Davide consegna a Uria la lettera per Joab, c.59; Giobbe nella porcilaia, c.71; Trinità, c.94v.
ORIGINI: l’analisi dei Santi evidenziati nel calendario e l’inconfondibile stile delle miniature, portano ad attribuire questo Libro d’Ore alla regione della Normandia e più in particolare all’area di Rouen, sebbene le liturgie dell’Ufficio della Vergine e dell’Ufficio dei Morti siano all’uso di Roma.
Le miniature a piena pagina sono tra i capolavori di Robert Boyvin, miniatore e pittore la cui carriera a Rouen è racchiusa tra gli anni 1487 e 1536. La sua notorietà, in ambito artistico, era enorme al punto che gli venne affidato dal Cardinale Giorgio di Amboise, Arcivescovo di Rouen, bibliofilo tra i più raffinati della sua epoca, l’incarico di miniatore della biblioteca arcivescovile, ed è proprio sulle basi dell’analisi del suo manoscritto Epîtres di Seneca, (Paris, BnF, lat.8551) prodotto per il Cardinale nel 1503, che il suo stile è stato, recentemente, identificato.
Durante la sua attività Boyvin produsse non più di una cinquantina di manoscritti, di cui solo una parte Libri d’Ore. I. Delauney, Le manuscrit enluminé à Rouen au temps du cardinal Georges d'Amboise: l'oeuvre de Robet Boyvin et de Jean Serpin, Annales de Normandie N.3, 1995, p.219: «Sur cinquante-six manuscrits ou fragments de manoscrits repérés, attribués à Robert Boyvin, figurent quarante-duex livres d’heures dont trente-deux à l’usage de Rouen. »
Il suo stile è assolutamente peculiare, i personaggi sono caratterizzati da nasi lunghi e triangolari, gli uomini hanno mento ristretto e lungo e le donne pelle chiara; i panneggi hanno contorni accentuati, dominati da una tavolozza in cui predominano il rosso, blu, rosa e verde. Nelle sue opere più prestigiose, come la presente, Boyvin mostra particolare abilità nell’uso dell’oro per dettagliare ed arricchire drappeggi, architetture e armature, Cfr. Boyvin, Davide consegna la lettera a Uria, Libro d’Ore all’uso di Rouen, Dijon, B.M., ms.2244, c. 42, e Giobbe nella Porcilaia, Libro d’Ore all’uso di Poitieres e Sarum, Besançon, B.M., ms. 136, c. 65.
Ogni pagina del testo è, inoltre, arricchita al margine esterno da una cornice in oro liquido che si estende su tre lati in un filetto dorato a riquadrare il testo. Le decorazioni interne al pannello sono di due tipologie: la prima, ispirata chiaramente dal famoso Maestro Échevinage di Rouen, l’artista che dominò incontrastato la scena della miniatura in Rouen prima di Boyvin, formata da una combinazione di intrecci di acanto monocromatico, con la delicata aggiunta di fiori rossi, blu o rosa; la seconda, più moderna e probabilmente ispirata da un gusto più tipicamente fiammingo, composta da grandi fiori e frutti isolati, che ombreggiano lo sfondo in oro liquido. Tali meravigliose bordure sono opera di Jean Serpin, uno specialista nel completamento dei particolare dei manoscritti miniati che collaborò costantemente con Boyvin nelle illuminazioni dei testi della Biblioteca del Cardinale Di Amboise, a partire dal noto manoscritto di Seneca, sopra citato.
Eccezionale esemplare, ad ampi margini, di un capolavoro unico della miniatura Quattrocentesca.
PROVENIENZA: I. Preghiere manoscritte in grafia cinquecentesca al recto del foglio di guardia anteriore. II. Al contropiatto anteriore, ex-libris di Sir Weetman Dickinson Pearson Bart, primo Visconte di Cowdray (1856-1927). III. Al contropiatto anteriore Ex-libris di H.W. e K.E. Leatham, H.W.L. 1917. K.E.L. VIRTUTE VINCES. IV. Asta Sotheby's, 16-17 febbraio 1948.
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